Benvenuto nel mio blog: Filosofia e Poesia per la Vita

Questo blog nasce da una passione per la filosofia e la poesia coltivate ormai da lungo tempo e come tali intimamente legate all'esistenza, al mio modo di vedere il mondo.
Alla filosofia devo la capacità di indagare ciò che mi circonda in un viaggio che permette un divenire che non cristallizza il pensiero; al contrario la vera ricchezza di un percorso non è la meta ma il processo stesso alla conoscenza e alla condivisione di ciò che via via si apprende.
Alla poesia credo che tutti siamo debitori della bellezza e della musicalità con cui riveste la vita; grazie ad essa si comprende il potere evocativo della parola, la sintesi emotiva e razionale che possono essere racchiusi in pochi versi.
Invito chiunque voglia condividere questi interessi a colloquiare sui temi da me o da altri esposti perchè ognuno esprima il proprio pensiero nel rispetto di quello altrui, tenendo fede, cioè, alla finalità del dialogo filosofico.

lunedì 7 dicembre 2009

Il concetto di "limite"

Qual'è il valore funzionale del limite? Nel riflettereci ci accorgiamo che questo concetto attraversa inesorabilmente tutto l'esistente, dalle dissertazioni di ordine filosofico alle semplici pratiche della quotidianità. Sarebbe impensabile l'idea del diritto se questa non fosse limitata da quella del dovere, tantomeno si potrebbe parlare di libertà personale senza che si faccia riferimento a quella altrui che della propria ne sono il limite. Persino nel modo di comunicare, nell'uso del linguaggio, nella distanza stabilita tra le persone si rispettano regole fondamentali, più delle volte in modo inconsapevole, che segnano il limite entro il quale ogni rapporto si pone come socialmente adeguato. In ogni caso si ravvisa una doppia valenza di tale concetto: una positiva, il limite cioè è l'ambito entro cui si ha la certezza di agire, di essere ciò che si deve essere, è lo spazio di sicurezza entro il quale siamo tutelati; l'altra negativa per cui il limite è il confine che ci ostacola, ci stringe entro confini che troppo spesso la natura umana non resiste. Questo è il caso dei ragazzi nel video e il personale tentativo di opporsi al limite, di assumerlo e oltrepassarlo.
Nel guardare il video si ha quasi la sensazione che il limite sia una linea che all'uomo è data la possibilità di superare, mai in modo definitivo, ma solo per pochi attimi in cui ci si trans-forma, momenti in cui si forzano i legacci è si è oltre se stessi.
Si può far corrispondere l’origine dell’idea di limite con i primi ricorsi al logos, alla ragione da parte dei savi ellenici. Già i pitagorici infatti cominciano a parlare del peras (confine, limite) come dell’antitesi positiva rispetto alla negatività dell’ apeiron (infinito). Da notare in prima istanza la diversa concezione di limite, di confine che si ha in antichità e quella dei nostri giorni dell’esistenzialismo. La corrente esistenzialista considera il limite come insufficienza e instabilità della natura umana, quindi con un’accezione decisamente negativa. Comunque non vi è dubbio sul fatto che l’idea di limite sia l’incipit per tutto il pensiero filosofico che si svilupperà col tempo. Si può ritenere il limite come il padre della filosofia, il quale prima mette dei confini alle certezze tradizionali (mito e poesia) criticandole alla luce della ragione, poi fa di tali confini dei punti stabili che però con l’avvento della filosofia moderna pian piano crolleranno, sotto i colpi del criticismo kantiano prima e del decostruzionismo nitzscheano-derridiano poi.
Qui è compresa pure la visione cristiana, che fa coincidere il limite con la dottrina del dogma, il limite imposto da Dio. E così Copernico, Galileo, Giordano Bruno trovano la loro strada sbarrata all’interno di una tale mentalità. Bisognerà aspettare l’illuminismo con i vari Voltaire, Kant ed altri e più concretamente forse il positivismo per un cambio di fronte. Superati i muri di un esagerato conservatorismo, odiernamente il limite si configura come una continua ricerca della frontiera ulteriore in tutti i campi, specialmente in quello scientifico. Estremamente attuali sono i diverbi riguardanti la procreazione assistita, che mettono sul banco degli imputati la scienza, della quale vanno definiti i confini, sulla base di valori morali che non possono essere ignorati.

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